stagione 2009-2010, ciclo letture pubbliche: Palazzina Liberty
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- martedì 24 novembre 2009 ore 21
Quando la parola diventa teatro: 4 PREMI NOBEL Carducci, Pirandello, Quasimodo e Montale
- serata a cura di Tomaso Kemeny
- Alessandro Quasimodo mette a confronto quattro Premi Nobel italiani, portando alla luce il loro percorso umano attraverso i seguenti motivi : l’identità poetica, la natura, la memoria, il male di vivere, gli affetti, le illusioni, il disinganno, la morte, il mondo.
Curatore e protagonista di questo viaggio, Alessandro Quasimodo ha scelto di dedicarsi allo studio del verso come rappresentazione essenziale della vita e del mondo. Senza i mille orpelli della scena, con la sola voce, tende a portare alla luce l’esistenza e l’universo simbolico di quattro autori straordinari.
Quando la parola diventa teatro…In…versi percorsi, percorsi in…versi a cura di Alessandro Quasimodo Quattro premi Nobel a confronto: Carducci,Pirandello,Quasimodo, Montale attraverso un ideale itinerario poetico che intende portare in luce i temi del loro percorso umano: l’identità poetica, la luna, la natura, la memoria, l’amore, il male di vivere, gli affetti, le illusioni ,il disinganno, la morte, il mistero.
programma delle letture
L’IDENTITA’ POETICA
Luigi Pirandello, Il còmpito
Eugenio Montale, Ciò che di me sapeste
Luigi Pirandello, Dormiveglia
Eugenio Montale, Dormiveglia
Giosuè Carducci, Tedio invernale
Salvatore Quasimodo, Al tuo lume naufrago
Eugenio Montale, Lo sai: debbo riperderti e non posso
LA LUNA
Luigi Pirandello, Le nubi e la luna
Salvatore Quasimodo, Ora che sale il giorno
Giosuè Carducci, Serenata
Luigi Pirandello, Luna sul borgo
Eugenio Montale, Cave d’autunno
Salvatore Quasimodo, Che lunga notte
Eugenio Montale, Altro effetto di luna
LA NATURA
Salvatore Quasimodo, Isola-
Salvatore Quasimodo, Le morte chitarre
Eugenio Montale, La casa dei doganieri
Salvatore Quasimodo, Davanti al simulacro di Ilaria del Carretto
LA MEMORIA - TEMPUS FUGIT
Eugenio Montale, Corno inglese- Mia vita a te non chiedo lineamenti -Piccolo testamento
Giosuè Carducci, Ruit hora
Eugenio Montale, Ruit hora
Salvatore Quasimodo, Airone morto
Eugenio Montale, Mia vita a te non chiedo lineamenti
Eugenio Montale, Piccolo testamento
L’AMORE
Giosuè Carducci, Bella è la donna mia se volge i neri
Salvatore Quasimodo, Di fresca donna riversa in mezzo ai fiori
Luigi Pirandello, Quand’io tornai d’un altro amor già stanco
Eugenio Montale, Tentava la vostra mano la tastiera
Salvatore Quasimodo, L’alto veliero-
Eugenio Montale, Godi se il vento ch’entra nel pomario
Salvatore Quasimodo, Elegos per la danzatrice Maria Cumani
IL MALE DI VIVERE
Eugenio Montale , Spesso il male di vivere ho incontrato
Luigi Pirandello, Fuggono i giorni miei
L’IRONIA
Eugenio Montale, Le rime
Luigi Pirandello, Gli occhiali
Salvatore Quasimodo, Epigramma II
Eugenio Montale, Il notaro
Luigi Pirandello, Concepito ho il grave dubbio
Eugenio Montale, Piove
Luigi Pirandello, Chi sa, forse per di là
Eugenio Montale, Qui e là
GLI AFFETTI, L’ELEMENTO AUTOBIOGRAFICO: illusione e disinganno
Salvatore Quasimodo, Cavalli di luna e di vulcani
Eugenio Montale, Nel fumo
Giosuè Carducci, Alla stazione in una mattina d’autunno
Salvatore Quasimodo, Al padre
Eugenio Montale, Meriggiare pallido e assorto-
Salvatore Quasimodo, Ride la gazza nera sugli aranci
Eugenio Montale, Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale
Salvatore Quasimodo, Lettera alla madre
LA MORTE/ IL MISTERO
Luigi Pirandello, Colloquio con la madre
Eugenio Montale, Gli elefanti
Giosuè Carducci, Passa la nave mia
Salvatore Quasimodo,Vicino a una torre saracena, per il fratello morto
Giosuè Carducci, Funere mersit acerbo
Salvatore Quasimodo, Epitaffio per Bice Donetti
Eugenio Montale, Caro piccolo insetto
Eugenio Montale, Non ho mai capito se io fossi
Eugenio Montale, Ascoltare era il solo tuo modo di vedere
Eugenio Montale, Dicono che la mia
Eugenio Montale, Ho sceso dandoti il braccio
Eugenio Montale, Avevamo studiato per l’aldilà
Salvatore Quasimodo, L’angelo
Eugenio Montale, L’angelo nero
Salvatore Quasimodo, Ho fiori e di notte invito i pioppi
Salvatore Quasimodo, Dove morti stanno ad occhi aperti
Luigi Pirandello, Di sera un geranio